Ubaga 480m s.l.m.
Ubaga è un antichissimo borgo dell’Alta Valle Arroscia, arroccato sul crinale che scendendo dal monte Spendega, quasi precipita sull’Arroscia., nel punto in cui il fiume compie una brusca torsione formando il lago di San Pantaleo.
Fu uno dei comuni più fiorenti della Valle fino al 1876, allorché, con il riordino della amministrazione territoriale conseguente alla unificazione nazionale (1865), venne soppresso e aggregato al comune di Borghetto d’Arroscia con Regio Decreto 23 dicembre 1876.
Il toponimo “Ubagu” ricorre in area alpina e pre-alpina compare ripetutamente negli “Instrumenta”e nei “Capitula” della Castellania di Cosio; si ritrova in Valle Armea nel territorio del comune di Baiardo come “Bosco dell’Ubago”; in valle Roia come Vallon de l’Ubaguet presso Saorge; in val Negrone come villaggio di Upega; in Provenza come Valle dell’Ubaye; nelle Alpi Marittime come Testa dell’Ubac (m.2991).
Nell’antichissimo idioma ligure “Ubagu” designava località fredde e selvagge, impervie e boscose, poste a settentrione.
Tali, in effetti, sono le caratteristiche della fiancata orografica destra della Valle Arroscia,-scoscesa e aspramente corrugata, nei cui recessi sorsero, intorno al centro di Ubaga, i villaggi di Costa di Ubaga, Ubaghetta e Montecalvo, che facevano parte dell’antico Comune, insieme a varie frazioni, denominate Canavai, Casarix, Casarioli e Bandie, da tempo scomparse e inghiottite dalla boscaglia.
Da questi luoghi e dalle leggende e tradizioni che si tramandavano è nato anche il mito delle Maschere di Ubaga.
Alle spalle di Ubaga, sulla dorsale che dal monte Mucchio di pietre (m.770) raggiunge il monte Riondo (m.776), separando la valle Arroscia dalla Val Lerrone, “sorge un‘aguzza elevazione (m.820), che la popolazione locale ha sempre chiamato “Castello di Ubaga”, poiché sulla sua sommità sorgeva un Castellaro preistorico, distrutto nel 202 a.C. dal console romano Appio Claudio nel corso della prima campagna contro i liguri ingauni.
Sulle rovine del Castellaro venne eretta intorno al 1200 una Torre di avvistamento e difesa che fu poi rasa al suolo durante le interminabili lotte fra repubblica di Genova e Savoia.
Il paese ora circondato da boschi e Ulivi ancora coltivati è diviso in borgata Villa e Costa e vive di poche famiglie residenti, molte seconde case turistiche specie di stranieri e alcuni B&B per i numerosi turisti che vi vogliono soggiornare.
I resti delle Torre di Ubaga (“castello”) sono raggiungibili con un sentiero ad anello, che tocca anche la vicina frazione di Montecalvo, che è entrato a far parte delle Rete Escursionistica Ligure (REL).
